Prof. Mark Petrie

Mark Petrie è Professore di cardiologia presso l’Institute of Cardiovascular and Medical Sciences della University of Glasgow e Cardiologo presso il Golden Jubilee National Hospital, Clydebank, Regno Unito, e Glasgow Royal Infirmary. Il Prof. Petrie ha iniziato i suoi studi come studente universitario presso la Edinburgh University, Regno Unito, prima di specializzarsi in Cardiologia a Glasgow. Ha lavorato come cardiologo e interventista per l’insufficienza cardiaca per molti anni prima di trasferirsi alla University of Glasgow nel 2016.

Gli interessi della ricerca del Prof. Petrie si concentrano sul diabete e sulle malattie cardiovascolari legate all’insufficienza cardiaca, sull’intervento strutturale e sulla rivascolarizzazione nell’insufficienza cardiaca, sulla cardiomiopatia peripartum, sulla malattia microvascolare nell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata, sul rimodellamento cardiaco post-infarto miocardico, sul ferro nell’insufficienza cardiaca e sulla cardio-oncologia. Pur avendo molti interessi nella ricerca, il Prof. Petrie ama fare da mentore a futuri cardiologi di alto livello e ha supervisionato molti talenti durante i loro master e dottorati.

Nel 2011, il Prof. Petrie è stato uno degli autori delle Linee guida sull’infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST della European Society of Cardiology (ESC), nonché revisore delle Linee guida per l’insufficienza cardiaca ESC nel 2016. È stato inoltre secondo autore della Dichiarazione di posizione dell’ESC 2019 su diabete e insufficienza cardiaca. Il Prof. Petrie fa parte dei comitati direttivi o esecutivi di EMPACT-MI, STEP-HFpEF, REALIZE-K, dei comitati per le policy e le pubblicazioni STICH e REDUCE-LAP II ed è leader nazionale di DAPA-HF, FINEARTS e PARADISE-MI. Ha fatto parte dei comitati per gli eventi clinici in oltre 40 studi, tra cui ESITI DI EMPA-REG, CARMELINA e CAROLINA. Nel corso della sua carriera, il Prof. Petrie ha pubblicato circa 200 manoscritti originali, molti dei quali su riviste ad alto impatto come New England Journal of Medicine, The Lancet, European Heart Journal, Journal of the American College of Cardiology e Circulation.